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Ninna nanna, ninna oh, questo sonno a chi lo do?

Un anno di distanza dal mio ultimo post. Un anno di novità, di emozioni, di risate e lacrime, un anno di notti travagliate e di giornate estenuanti. Sì, ci siamo capiti. Il primo anno di vita di mia figlia!

Indice degli argomenti:

  1. Qualcosa è cambiato
  2. Che sonno…
  3. Questione di fasi
  4. Aspettando i 3-5 anni…
  5. Qualche consiglio per una buona igiene del sonno dei bambini

Qualcosa è cambiato

Una routine completamente e meravigliosamente stravolta. Sconnesso e lontano dalla tastiera del PC, mi sono perso qualche post, ma neanche un sorriso della mia piccola. In realtà non ho perso soltanto qualche post, ma anche diverse ore di sonno

Che sonno…

La questione “sonno” è di primaria importanza quando si parla dei bambini e determina il benessere/malessere dell’intera famiglia. Io e la mia compagna ci siamo documentati a lungo prima della nascita di nostra figlia e alla fine abbiamo abbracciato le teorie di Alessandra Bortolotti, che affronta specificamente la questione “sonno” nel libro I cuccioli non dormono da soli. Il sonno dei bambini oltre i metodi e i pregiudizi (Mondadori 2016). Non posso lamentarmi circa l’andamento delle nostre nottate, ma nascondo un po’ di invidia per la reattività della mia compagna, che non sembra stanca quanto me. In realtà è la natura che l’aiuta.

Questione di fasi

Durante la notte il sonno è scandito da fasi (dette REM e non-REM) che si alternano ciclicamente e regolarmente. In una donna i ritmi del sonno variano già a partire dalle ultime settimane di gravidanza, sincronizzandosi con quelli del nascituro. Se in un adulto la fase REM del sonno occupa complessivamente il 20% del tempo in cui dormiamo, in una madre prossima al parto la durata della fase REM raggiunge il 50%, cioè la stessa percentuale del bebè. Questo vuol dire che il sonno della madre diventa meno profondo, consentendole di essere più sensibile ai richiami del bambino e meno provata dai continui risvegli. La fase REM è infatti quella caratterizzata da un sonno “attivo”, piuttosto leggero; è fondamentale per lo sviluppo cerebrale ed è riconoscibile per i movimenti degli occhi e del volto; è il momento dei sogni. Il bambino, come abbiamo detto, trascorre in fase REM la metà delle ore di sonno complessive e spesso può svegliarsi brevemente nel passaggio alla fase non-REM.

Aspettando i 3-5 anni…

Dopo i primi tre mesi di vita la distribuzione delle fasi del sonno inizia a variare e il bambino dovrebbe dormire più profondamente. Tuttavia entro i tre anni il sonno del bambino è ancora ben lontano da quello di un adulto. Sono consapevole della correttezza fisiologica di questo andamento del sonno, ma attendo con ansia che mia figlia raggiunga i 3-5 anni affinché la sua fase REM inizi a stabilizzarsi e ad allinearsi con la mia! A quell’età i risvegli notturni tenderanno a diminuire naturalmente e anche lei, come la maggior parte dei bambini, riuscirà finalmente a dormire tutta la notte…

Qualche consiglio per una buona igiene del sonno dei bambini

L’approccio osteopatico può migliorare il sonno dei bambini. A tal proposito vi ricordo il mio post A tutti i bambini, buona notte dall’osteopata! Tuttavia in molti casi alcuni piccoli accorgimenti possono essere più che sufficienti per aiutare i piccoli a riposare bene. Vediamo quali:

  • La posizione e la culla: Il bambino deve dormire a pancia in su, almeno sino a quando non sarà in grado di cambiare posizione autonomamente; non copritegli la testa e usate una sola coperta. Evitate cuscini e peluche.
  • L’ambiente: Nella stanza in cui si dorme la temperatura dovrebbe essere compresa tra i 18° e i 20° C e sarebbe meglio non disporvi dispositivi elettronici. Lasciate una leggera luce soffusa, sia di giorno che di notte. Ovviamente non fumate in casa.
  • Il cibo: Alcuni alimenti influenzano il sistema nervoso e quindi il sonno. Questo vale per adulti e bambini. La sera, perciò, sarebbe per tutti una buona abitudine evitare lo zucchero, che altera il naturale equilibrio ormonale. Per lo stesso motivo evitate i cibi confezionati, che spesso contengono glutammato mono-sodico o aspartame e riducete il consumo di pesce di grosse dimensioni (tonno, pesce spada e salmone d’allevamento) per la maggiore concentrazione di metalli pesanti.
  • La routine: Inventate delle buone abitudini che precedano l’addormentamento e il sonno, coinvolgendo la famiglia (mamma, babbo, animali) in un nuovo rilassante rituale. No a televisione e giochi elettronici, no anche ai giochi che prevedono una vivace attività motoria. Preferite invece luci soffuse, musiche rilassanti, libri e filastrocche da leggere a bassa voce. Cercate di iniziare questo rituale sempre alla stessa ora. E buona notte a tutti!

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