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Occlusione e postura dott. Matteo Balocco

Occlusione e postura, una coppia di fatto

Occlusione e postura, una coppia di fatto ormai accettata da tutti! Qualche decennio fa era difficile fare capire alle persone quanto fosse stretto il rapporto tra questi due fattori, ma oggi la maggior parte dei professionisti e delle persone comprende che ogni elemento del nostro organismo è connesso agli altri.

Il modo in cui serriamo i denti, infatti, determina la posizione della mandibola, che a sua volta influenza la postura attraverso le catene miofasciali che percorrono tutto il nostro corpo.

Quali sono i principali fastidi che coinvolgono la mandibola e la bocca?

  • dolore durante la masticazione
  • blocchi della mandibola in apertura o in chiusura
  • click articolari della mandibola
  • dolore al tratto cervicale
  • dolore alle tempie
  • cefalea
  • bruxismo

Perché esistono asimmetrie nella posizione della mandibola?

A meno che i problemi occlusali non siano di origine traumatica, è possibile che la loro causa sia da cercare in una asimmetria nella posizione della mandibola. Le principali cause di asimmetria sono:

  • motivi genetici o più in generale alterazioni durante lo sviluppo del bambino
  • alterazioni anatomiche dei condili dovuti per esempio ad artrosi o perdita di denti avvenuta precocemente,
  • traumi,
  • atteggiamenti scorretti che riguardano altre attività fisiologiche ma che interessano anche la bocca come per esempio la respirazione.

Un lavoro d’equipe

Per risolvere i problemi legati alla masticazione, all’occlusione e all’asimmetria della mandibola l’osteopatia lavora di concerto con odontoiatria ed ortodonzia. In collaborazione con l’odontoiatra sarà possibile risolvere i principali problemi dentali, mentre con l’ortodontista, si lavorerà per permettere alla struttura scheletrica di adattarsi posturalmente al nuovo assetto occlusale raggiunto con l’intervento di ortodonzia (per esempio l’apparecchio o l’impianto). ln ogni caso l’osteopatia accelera e stabilizza il risultato ottenuto con l’ortodonzia, evitando che tensioni muscoloscheletriche possano inficiare il risultato desiderato, riducendo di molto i tempi di applicazione dell’apparecchio ortodontico e accelerando la ripresa della funzionalità della struttura mandibolare.

L’intervento dell’osteopata sui giovanissimi

Il trattamento osteopatico è indiscutibilmente necessario durante l’età evolutiva, quando bambini e ragazzi – ormai quasi tutti – utilizzano l’apparecchio per i denti. L’osteopata trattando lo splancnocranio, cioè il gruppo osseo che compone la faccia, riesce a far sì che la bocca, il cranio e i corpo si adattino più facilmente alle modificazioni imposte dall’apparecchio. Ciò riduce i tempi di “guarigione” ed evita la cronicizzazione di vizi posturali.

Come l’osteopatia può intervenire su occlusione e postura?

L’osteopata anche in questo caso interviene sia per la riduzione dei problemi che per la prevenzione degli stessi.

Il trattamento riguarda prevalentemente l’articolazione temporo-mandibolare e i numerosi muscoli coinvolti nella masticazione. Il trattamento, sempre manuale, coinvolge spesso anche la zona cervicale ed il cranio.

L’osteopata può lavorare per risolvere una situazione dolorosa, patologica o non funzionale, ma può intervenire anche preventivamente per eliminare le tensioni che alterano l’occlusione. In quest’ultimo caso neutralizzerà le tensioni muscolari responsabili di una cattiva deglutizione o di una cattiva masticazione, occupandosi anche della postura. Questo approccio riequilibra il funzionamento della mandibola e riduce le contratture muscolari donando immediato benessere al paziente, ristabilendo la funzionalità delle strutture e consentendo una valutazione clinica più oggettiva, perché non viziata da tensioni esterne.

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